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Marchi+3: riapertura dei termini per le domande di contributo

Il MISE rilancia la misura a sostegno delle Imprese

Adottati dalla competente Direzione generale i decreti di riapertura dei bandi Marchi+3Disegni+4 Brevetti+, che erano stati chiusi per esaurimento delle risorse finanziarie nei mesi scorsi.

Dopo aver anticipato l’emanazione del decreto di programmazione delle risorse per l’anno 2020, con il quale sono stati messi a disposizione ulteriori 43 milioni di euro, a partire dal 30 settembre si potranno presentare le domande per Marchi+3 (con una dotazione aggiuntiva di 4 milioni di euro), dal 14 ottobre per Disegni +4 (ulteriori 14 milioni di euro) e dal 21 ottobre per Brevetti+ (con 25 milioni di euro).

Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n.191 del 31 luglio 2020 gli avvisi di riapertura dei tre bandi.

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100 Milioni per la Trasformazione Digitale delle PMI

Digital Trasformation

E’ stato registrato dalla Corte dei Conti ed è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo economico che favorisce la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Per questa misura agevolativa sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Decreto Crescita, con l’obiettivo di sostenere la Digital Transformation delle PMI nel settore manifatturiero e in quello dei servizi diretti alle imprese, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali e nel settore del commercio, contribuendo così agli obiettivi di innovazione e di crescita di competitività dell’intero tessuto produttivo del Paese.

In particolare sono agevolati progetti per un importo non inferiore a 50 mila euro e non superiore a 500 mila euro, che possono essere presentati sia da imprese singole che associate, fino a 10 soggetti aderenti, mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione in cui figuri, come capofila, un DIH – Digital Innovation Hub o un EDI – ecosistema digitale per l’innovazione.

La Digital Transformation riguarda tutte le tecnologie più avanzate quali advanced manufacturing solutions, additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics, software, piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica, e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
Le modalità e i termini di presentazione delle domande saranno disciplinate da un successivo provvedimento ministeriale.

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Consultazione sulla Strategia nazionale Blockchain e registri distribuiti

Al via oggi la consultazione pubblica del documento di sintesi sulla “Strategia italiana per la Blockchain e i registri distribuiti”, realizzata con il contributo del gruppo di esperti selezionati dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Al termine della consultazione, il 20 luglio 2020, le osservazioni provenienti dagli stakeholder e dai soggetti interessati saranno valutate dagli esperti per l’elaborazione della proposta finale della strategia.

“L’obiettivo – come indicato dal Ministro Patuanelli – è quello di supportare e favorire la transizione digitale del sistema produttivo e di far diventare l’Italia un Paese europeo all’avanguardia nelle tecnologie emergenti”, dichiara il Sottosegretario Mirella Liuzzi“La stesura della strategia per la Blockchain e i registri distribuiti – aggiunge – è un passo importante affinché questa tecnologia diventi centrale, così come per l’Intelligenza artificiale, per lo sviluppo economico e sociale del Paese, oltre a costituire il contributo italiano ad un’azione sinergica tra i paesi membri della Ue”.

Nel documento di sintesi in consultazione vengono approfondite policy e strumenti sui temi connessi allo sviluppo e all’adozione di tecnologie per blockchain e registri distribuiti in modo da favorirne l’applicazione per imprese, pubblica amministrazione e cittadini.

Sono stati inoltre individuati i principali casi d’uso e i settori di applicazione di questa tecnologia che può diventare un efficace strumento per la tutela e la valorizzazione delle filiere produttive del nostro made in Italy e per il contrasto, con maggiore efficacia, della contraffazione dei prodotti a vantaggio della trasparenza per i consumatori.

Prosegue, intanto, il percorso di elaborazione della Strategia sull’Intelligenza Artificiale, il cui documento finale verrà successivamente condiviso con l’Unione Europea.

La strategia italiana

Le tecnologie basate sui registri distribuiti e in particolare la Blockchain vivono una fase di continua evoluzione tecnologica, applicativa e regolamentare, con un’espansione dei possibili settori di applicazione di queste tecnologie che è coincisa con un incremento di sperimentazioni, progetti e iniziative sia nel settore privato che in quello pubblico.

L’Italia, che ha già maturato esperienze nell’esplorare possibili applicazioni legate alla Blockchain sia nel settore Fintech che a supporto dell’industria e dei servizi, può rafforzare la propria leadership, a livello europeo e globale, attraverso una strategia nazionale in grado di indirizzare, incentivare e supportare questi sforzi, promuovendo la collaborazione tra pubblico e privato, nonché favorendo lo sviluppo di regolamentazioni che rendano possibile l’adozione di tali nuove applicazione da parte delle imprese, della pubblica amministrazione e dei cittadini.

Per questi motivi, il Ministero dello Sviluppo Economico ha selezionato un gruppo di 30 esperti chiamati a fornire un quadro della situazione attuale, identificare i possibili sviluppi e le conseguenti ricadute socio-economiche derivanti dall’introduzione di soluzioni basate su queste tecnologie. Le “Proposte per una strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain” recanti le linee guida da seguire per permettere lo sviluppo e la diffusione di questa tecnologia definiscono il contesto di riferimento della strategia nazionale e si propongono di offrire un valido contributo al dibattito europeo.

Tali proposte, mirano a raggiungere i seguenti obiettivi:

  1. dotare l’Italia di un quadro regolamentare competitivo nei confronti degli altri paesi;
  2. incrementare gli investimenti, pubblici e privati, nella Blockchain/DLT e nelle tecnologie correlate (i.e. IoT, 5G);
  3. proporre campi applicativi della tecnologia al fine di indirizzare correttamente i possibili investimenti, in coerenza con i settori chiave dell’economia Italiana;
  4. migliorare efficienza ed efficacia nell’interazione con la pubblica amministrazione tramite l’adozione del principio Once-Only e della decentralizzazione;
  5. favorire la cooperazione europea ed internazionale tramite adozione della comune infrastruttura europea da parte dell’EBSI (European Blockchain Systems Infrastucture);
  6. utilizzare la tecnologia per favorire la transizione verso modelli di economia circolare, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
  7. promuovere l’informazione e la consapevolezza della Blockchain/DLT tra i cittadini.

Nel documento redatto dal gruppo di esperti si formulano, sulla base delle analisi e delle osservazioni svolte, un insieme di raccomandazioni che si ritengono necessarie a favorire una adozione di massa di queste tecnologie, indicando priorità e direzioni su cui focalizzare sostegno finanziario, attività formativa ed informativa, definizione e sviluppo del quadro regolamentare tenendo conto dei possibili scenari evolutivi di questa tecnologia.
La sintesi del documento redatto dagli esperti sarà in consultazione pubblica dal 18 giugno al 20 luglio 2020 al fine di raccogliere osservazioni, suggerimenti o ulteriori elementi utili per un affinamento della strategia. Al termine del periodo di consultazione il Governo completerà la redazione della strategia nazionale per Blockchain e registri distribuiti.

Consultazione

La sintesi per la consultazione pubblica della Strategia nazionale in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain è composta da un capitolo iniziale (Visione ed obiettivi) e da un capitolo che espone le raccomandazioni proposte dagli esperti.

Durante il periodo di consultazione pubblica (18 giugno – 20 luglio 2020) potranno essere inviate osservazioni al fine di raccogliere suggerimenti o ulteriori elementi utili per un affinamento della strategia.

Puoi Scaricare il Documento

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COVID-19 – DECRETO SVILUPPO

Nel decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono stati stanziati 55 miliardi di euro di risorse per sostenere imprese, artigiani, commercianti, professionisti, lavoratori e famiglie nella nuova fase di ripresa economica e sociale del Paese.

In particolare, il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha lavorato a un pacchetto di misure che rappresenta uno dei pilastri del provvedimento e che mira a rispondere a molte esigenze delle imprese e dei lavoratori colpiti dalla crisi economica causata dal Covid-19.

L’obiettivo del Governo è quello di continuare, dopo il decreto Cura Italia e il decreto Liquidità, a supportare e rafforzare le attività produttive che hanno subito forti perdite di fatturato durante questa emergenza attraverso un quadro omogeneo di interventi, tra i quali:

Maggiori info QUI

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COVID-19 – FASE 2.1

Oggi finalmente parte la “fase 2.1” in sostanza riaprono tutti i negozi, bar, ristoranti, uffici ma seguendo precise disposizioni previste nell’ultimo DPCM e dalle singole disposizioni previste dalle Regioni italiane.

E’ un inizio, ma anche in questo caso bisogna seguire le indicazioni prescritte per evitare di ritrovarci nuovamente in lokdown con gravi ripercussioni economiche e sociali.

Per maggiori info:

Informazioni sull’APP Immuni:

Buon rientro a tutti e buon lavoro

MDM

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COVID-19 – Oggi Parte la Fase 2

Ufficialmente oggi, dopo un lungo lookdown, inizia per tutti noi una nuova fase chiamata “Fase DUE”. Quattro milioni di lavoratori in Italia riprendono a lavorare. Naturalmente è una “fase” iniziale e prudenziale dove non tutte le categorie industriali-economiche ritornano alla “normalità”. Infatti, in gran parte continua il lavoro così detto “Smart Working” per evitare spostamenti e contatti.

Il prossimo appuntamento è per il prossimo giorno 18 Maggio dove ci saranno nuove aperture e nuove disposizioni.

Per la Sicilia ecco il nuovo modello di Autocertificazione necessaria per gli spostamenti dentro la regione.

Per avere uno scema di riferimento rispetto le precauzioni da prendere:

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BLOCKCHAIN – OK STO (Secuirty Token Offering)

STO

Il nuovo regolamento UE sui prospetti aziendali sarà operativo dal 21 Luglio 2018 dando nuovo slancio a progetti e iniziative per la raccolta di capitali e per finanziare startup.

Nuovo impulso al mondo variegato della Blockchain, finalmente il 21 luglio 2019 il nuovo regolamento UE sui prospetti diventerà operativo in tutti gli Stati membri dell’UE. Questo si aggiunge alla nuova Legge italiana, che rende “legale” la tecnologia Blockchain (siamo ancora in attesa delle linee guida dell’AGID).

I due provvedimenti, sebbene diversi tra loro per argomento e approccio, insieme rappresentano una grande nuova opportunità per chi desidera investire e/o progettare nuove iniziative ICT basate sulla tecnologia DLT/Blockchain.

Le nuove norme UE, abrogano le precedenti (del 2003) e introducono nuove regole che daranno sicuramente una grande spinta al settore delle criptovalute e delle security token (STO) circostanziando meglio in Europa lo sviluppo delle “offerte pubbliche”.

L’innovativo insieme di norme, è stato definito con l’obiettivo di permettere alle PMI di dotarsi di strumenti più semplici e meno dispendiosi per trovare canali alternativi di finanziamento e fondi sui mercati.

Ma possiamo immaginarci anche tanti altri casi d’uso come ad esempio:

  • Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare pubblico e privato, che potranno ri-generare valore per la comunità e il mercato.
  • Avviare iniziative di Project Financing basandosi sul principio delle STO
  • Progetti di Ricerca e Sviluppo scientifico sostenuti con la formula dello STO e sfruttamento/remunerazione dai nuovi brevetti
  • Sostenere e avviare Contratti di Rete tra aziende basate su specifici progetti
  • Finanziare progetti di acquisto di beni destinati a grandi investimenti di macchinari e infrastrutture partendo da progetti validi e certificati con ROI tangibili.
  • Valorizzazione di opere storiche e artistiche
  • Nuovi sistemi pensionistici e sanitari

Ma l’elenco potrebbe continuare, perché veramente l’unico limite in questo caso è la nostra fantasia.

Perché normare le STO e il Prospetto Informativo?

Da quando si è iniziato ad osservare il fenomeno ICO (Initial Coin Offering) come un tema con caratteristiche anche di tipo speculativo, è iniziata una sorveglianza rispetto a dei fattori di rischio e delle criticità legate a questo tipo di iniziative.

Quello delle truffe e delle iniziative poco trasparenti è stato un fenomeno che nel tempo ha frenato in modo deciso lo sviluppo delle ICO, lo strumento cioè attraverso il quale molte aziende e startup hanno voluto finanziare i propri progetti e il proprio sviluppo.

Diverse iniziative, hanno creato grande scetticismo, sia a livello di investitori, sia per quanto riguarda i regolatori. Questa realtà ha consolidato opinioni negative dovute alla elevata quantità di ICO lanciate, non avevano una vera o potenziale visione di prodotto/mercato/redditività e, in presenza anche di numerose truffe.

Questi rilevanti problemi, hanno contribuito ad imprimere una svolta finalizzata alla ricerca e lo sviluppo e la creazione di una nuova forma di ICO, che ha portato ai Security Token Offering (STO) che garantiscono requisiti e regole certe da osservare, che minimizzano i potenziali fattori di rischio e incrementando le procedure di controllo e verifica.

Per superare questo ostacolo sta emergendo un nuovo genere di ICO, la Security Token Offering, che propone agli investitori l’acquisto di Token sotto forma di security, di “titoli” cioè che passano attraverso il controllo di autorità preposte, chiamate a certificare che si tratti strumenti finanziari negoziabili e che riportino un valore monetario.

Il fenomeno ICO si può riassumere nella tabella sottostante che evidenzia, l’iniziale suo interesse da parte del mercato e, il suo successivo fallimento dovuto a quanto precedentemente raccontato.

I Security token possono così essere considerati come quote di partecipazione a una società, consentendo di prendere parte alla redditività (distribuzione degli utili o alla percezione di dividendi), o rappresentare un debito obbligazionario o proprietà immobiliari, contribuendo così a dare una garanzia agli investimenti di chi ha deciso di credere in un progetto.

Chi è esonerato dall’obbligo di pubblicare un prospetto

L’UE (dal 21/07/2018) ha adottato un nuovo schema di norme, che esentano chi emette titoli, dall’obbligo di redigere un prospetto informativo se l’offerta è al di sotto di una certa soglia.

Le soglie, sono state decise da ogni nazione rispettando l’articolo 3.2 del regolamento, che prevedono un margine di discrezionalità per le esenzioni tra uno e 8 milioni di euro.

L’Italia, la Francia, il Regno Unito, la Danimarca e la Finlandia hanno optato per la soglia più alta di 8 milioni di euro, scelta che può favorire lo sviluppo delle STO perché questa soluzione si adatta particolarmente bene alla media delle startup focalizzate sul mondo delle criptomonete; tutto questo consente loro un modus operandi più semplice ai per acquisire finanziamenti all’interno dei loro paesi d’origine.

Nota bene, dal momento che non c’è bisogno di un prospetto, la raccolta fondi dovrà essere limitata per ora al paese d’origine.

Il nuovo “Prospetto di crescita” per le PMI

Dal 21 luglio 2019 le società europee che non rientrano nelle soglie per l’esenzione e che volessero emettere security token potranno farlo utilizzando una nuova forma di prospetto semplificato, che prende il nome di “Prospetto di crescita”. Si tratta di un processo abbastanza diretto e dai costi contenuti se paragonato alla media dei prospetti altrimenti necessari.

L’articolo 15 ha inoltre ampliato la definizione di PMI, che potranno adottare il prospetto semplificato, comprendendo anche le società che rispondano ad almeno due dei criteri sotto evidenziati, avere:

  • meno di 250 dipendenti,
  • un bilancio complessivo che non superi i 43 milioni di euro,
  • un volume d’affari annuo che non oltrepassi i 50 milioni di euro. 

Gran parte delle PMI all’interno dell’UE, rientrano in questo ambito, ma il legislatore europeo si è andato oltre questa definizione, e ha deciso di estendere i vantaggi del prospetto semplificato anche ad altre aziende.

In particolare, qualunque altro emittente i cui titoli siano trattati o si apprestino a esserlo sul mercato delle PMI, a condizione che queste aziende abbiano una capitalizzazione di mercato inferiore ai 500 milioni di euro sulla base dei dati finanziari di fine anno per i tre anni precedenti. Un altra possibilità è estesa anche a qualunque altro emittente, purché l’offerta pubblica non vada oltre i 20 milioni di euro per un periodo di 12 mesi (gli emittenti osservino la condizione che non abbiano altri titoli scambiati sul mercato delle PMI e non abbiano un numero di dipendenti superiore alle 499 unità).

Il format specifico e le informazioni contenute all’interno del prospetto di crescita sono state esplicitate in una direttiva delegata adottata recentemente dalla Commissione UE.

La portabilità semplificata del prospetto all’interno dell’Unione europea

Sempre dal 21 luglio 2019, il processo per l’ottenimento del certificato di approvazione che attesti che il prospetto è stato emesso nel rispetto delle nuove diventerà più semplice.

E’ bene ricordare, che in virtù del fatto che si tratta di un regolamento e non di una direttiva, non sono più necessari adempimenti aggiuntivi, ma il regolamento entrerà automaticamente in vigore all’interno dei sistemi legislativi nazionali, eliminando in questo modo il rischio di incongruenze. In questa maniera, una volta che un prospetto di crescita di una STO è approvato in uno stato UE, questo sarà valido per ogni offerta di Security Token all’interno della stessa UE.

L’entrata in vigore del nuovo regolamento sui prospetti, (che prevede esenzioni chiare per alcune emissioni di titoli), accoppiata con il nuovo “prospetto di crescita” e alla semplificazione della procedure di portabilità, potrebbe diventare uno strumento potente per le aziende che vogliano accedere al mercato dei capitali in Europa emettendo nuovi security token e/o tokenizzando titoli esistenti. In Italia, tutto questo, lo abbiamo idealmente abbinato anche alla recente legge sulla valenza legale della Blockchain creando un ecosistema tecnologico-legislativo-finanziario-economico che può dare un contributo ad un nuovo tipo di PIL, con ricadute positive anche in ambito occupazionale (tanto lavoro per Studi Legali, società ICT, intermediari finanziari, Startup, Fintech, Insurtech, Banche).

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La Blockchain è Legge

In Italia una legge sulla tecnologia DLT

E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il testo della Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. (19G00017) (GU Serie Generale n.36 del 12-02-2019)

Finalmente è arrivata la tanto attesa notizia: da oggi tutti gli operatori e il mercato hanno la certezza che operando e utilizzando la tecnologia Blockchain e Smart Contract, queste avranno una valenza legale, che rappresenta un valore aggiunto intrinseco del suo utilizzo nei diversi campi sociali, industriali, commerciali, giuridici e tecnologici.

Finalmente, si potrà incominciare a definire veri piani di investimento aziendali, pensare a piani formativi delle risorse umane, stringere i necessari rapporti di partnership tra diversi soggetti economici, progettare nuove forme contrattuali/legali che regoleranno i singoli rapporti economici, iniziare a sviluppare altre e nuove tecnologie elettroniche e informatiche che prevedono l’utilizzo della #Blockchaintechnology come mezzo e infrastruttura.

Anche il mondo IoT, viene in pieno coinvolto, perchè tutti i dispositivi elettronici che andranno a produrre dati, li potranno registrare/validare legalmente sulla rete #Blockchain e così anche questo settore risentirà positivamente di questa legge. Pensiamo anche al mondo della “Sanità Digitale” che finalmente potrà certificare tutti i miliardi di dati sanitari prodotti da e per i pazienti, ma anche il mondo dell’Agricoltura 4.0 che avrà l’opportunità di certificare le sue filiere e combattere definitivamente il fenomeno delle agro-mafie e della contraffazione dei prodotti made in Italy delle produzioni IGP, DOP e DOC producendo effetti positivi per l’economia.

Il tutto naturalmente garantendo i principi e i capi saldi della #Blockchain stessa: Indipendenza dei nodi, crittografia dei dati, immutabilità del registro mastro. A questo io aggiungo che già da domani dobbiamo tutti lavorare per una vera e reale interoperabilità delle reti blockchain mondiali.

Rimane però un “ultimo scoglio”: l’Agid, deve individuare gli standard tecnici che le tecnologie basate su registri distribuiti debbono possedere ai fini della produzione degli effetti di cui al comma 3 (speriamo bene!!)

Buona breve lettura

Di seguito il testo della

Legge 11 Febbraio 2019, n. 12

Definizione e Riconoscimento Legale della Tecnologia #blockchain e #SmartContracts

Art. 8-ter (Tecnologie basate su registri distribuiti e Smart Contract).

1. Si definiscono “tecnologie basate su registri distribuiti” le tecnologie e i protocolli informatici che usano un registro   condiviso,   distribuito,   replicabile,   accessibile simultaneamente, architetturalmente  decentralizzato   su   basi crittografiche, tali da consentire la registrazione, la convalida, l’aggiornamento e l’archiviazione di dati sia in  chiaro  che ulteriormente protetti da crittografia verificabili da  ciascun partecipante, non alterabili e non modificabili.

2. Si definisce “smart contract” un programma per elaboratore che opera su tecnologie basate su registri distribuiti e la  cui esecuzione vincola automaticamente due o più parti sulla base di effetti predefiniti dalle stesse. Gli smart contract soddisfano il requisito della forma scritta previa identificazione informatica delle parti interessate, attraverso un processo avente i requisiti fissati dall’Agenzia per l’Italia digitale con linee guida da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.

3. La memorizzazione di un documento informatico attraverso l’uso di tecnologie basate su registri distribuiti produce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica di cui all’articolo 41 del regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014.

4. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, l’Agenzia per l’Italia digitale individua gli standard tecnici che le tecnologie basate su registri distribuiti debbono possedere ai fini della produzione degli effetti di cui al comma 3».

Link Utile QUI

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Presentata l’APP MetropolitanPass

ARRIVA “METROPOLITANPASS “- PALERMO: APP GRATUITA PER “FARE SISTEMA” TRA TURISTI E IMPRESE PER RILANCIARE L’OFFERTA TERRITORIALE INIZIATIVA PROMOSSA DA CONFCOMMERCIO E CREATA DA INFORMAMUSE

Per venire incontro alle esigenze dei turisti che spesso ricevono informazioni poco chiare, anche per la mancanza di una comunicazione strategica che li guidi nella migliore “esperienza di viaggio”, Confcommercio Palermo, grazie alla joint venture con la società Informamuse, ha realizzato MetropolitanPass – Palermo, una app che permetterà all’utente di esplorare Palermo, la sua area metropolitana, il percorso normanno in maniera semplice e innovativa. L’obiettivo è quello di “fare sistema” con gli “attori del turismo” affinché si rilanci l’offerta territoriale e imprenditori e commercianti abbiano la possibilità di valorizzare la propria attività e al contempo migliorino la comunicazione diretta.

La MetropolitanPass – Palermo, che ha ricevuto il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo, del Comune di Palermo, del Comune di Monreale, della Fondazione Unesco, di Palermo arabo normanna, di Gesap, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, di Federalberghi, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile, alla quale hanno partecipato il sindaco Leoluca Orlando, la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, il sindaco di cefalù Rosario Lapunzina, il vice presidente vicario di Confcommercio Palermo Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, il direttore di Confcommercio Vincenzo Costa, i vertici di Informamuse, Antonella Santangelo, direttore generale, e Marco Di Marco, responsabile marketing, il presidente di Gesap Tullio Giuffrè, don Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio beni culturali dell’arcidiocesi di Palermo, e Aurelio Angelini della Fondazione Unesco. Assente giustificato, per impegni istituzionali, il sindaco di Monreale Piero Capizzi.

Il turista di oggi è ‘mobile traveller’. Secondo i dati dell’Osservatorio del Mobile Payment & Commerce promosso dal Politecnico di Milano, durante la vacanza il 52% dei turisti usa le app per: cercare e scoprire attività da fare in loco, musei da visitare ed eventi a cui partecipare, scaricare mappe e trovare direzioni, cercare ristoranti e avere indicazioni sullo shopping.

MetropolitanPass – Palermo è uno strumento multilingue (rilasciata nelle versioni iOS e Android), che, oltre ad essere del tutto gratuito per il turista, consentirà alle imprese di inserire sconti e promozioni indirizzate a chi si troverà nei pressi della propria attività. Infatti, l’app, da un lato, migliorerà l’esperienza del visitatore permettendo una maggiore facilità nell’organizzazione del viaggio e del soggiorno, rendendo le visite più semplici da programmare, dall’altro, darà alle aziende moltissime nuove possibilità per valorizzare la propria offerta. MetropolitanPass permette di muoversi con facilità grazie alla mappa online e alla geolocalizzazione che filtra la ricerca dell’utente a partire dalla sua posizione geografica. Le categorie (per esempio: cibo, cultura, parchi e giardini, shopping di lusso, botteghe storiche, farmacie, noleggio auto bike sharing, permettono all’utente di personalizzare la mappa in base ai propri interessi. Informazioni utili su come raggiungere i servizi di maggior interesse. La “realtà aumentata” consente all’utente una fruizione immersiva della città e permette di visualizzare sul dispositivo, attraverso dei segnaposto interattivi e informazioni multimediali aggiuntive, locali e luoghi di interesse nelle vicinanze per un’esperienza divertente e coinvolgente.

Inoltre, l’utente può scegliere di girare la città in base ai propri interessi e al tempo che ha a disposizione grazie ai percorsi tematici. La Palermo arabo-normanna, cibo tipico, un percorso legato allo shopping e un altro dedicato alle botteghe storiche. La app segnala eventi culturali, fiere, sagre perché chi visita la città è incuriosito dalle tradizioni popolari e dalle feste che animano il calendario cittadino. Per ciascun sito turistico, per ogni locale e per ogni negozio inserito all’interno dell’app è prevista una scheda descrittiva. Ogni esercente inserisce le proprie informazioni e curiosità, sconti e promozioni, oltre a dati aggiuntivi come orari di apertura, eventuale costo dei biglietti, contatti utili e il percorso per raggiungerlo. Giunto nel negozio, il turista potrà usufruire della promozione semplicemente inquadrando il Qrcode. Questa operazione sarà sicura e univoca, perché registrata su Blockchain.

 “Uno strumento importante che conferma quanto indispensabile sia la collaborazione e la sinergia fra pubblico e privato, fra imprese ed istituzioni – ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando -. Con questa app, le aziende e le imprese cittadine contribuiscono in modo significativo a dare ai turisti uno strumento indispensabile. E’ il segnale di come si sia ormai radicata e sia stata compresa l’importanza del turismo nel tessuto e per il tessuto economico della città. La sempre presente crescente presenza turistica a Palermo – ha aggiunto Orlando – è il vero volano della nostra economia, perché a beneficiarne sono non soltanto le imprese del settore ma un vastissimo indotto che occupa migliaia di persone. Con questo strumento operativo e con il lavoro organizzativo e tecnico che vi sta dietro, Confcommercio ed i suoi numerosi associati si confermano una straordinaria risorsa per la nostra comunità”, ha concluso il sindaco.

 “Palermo, così come Monreale e Cefalù, da alcuni anni – ha detto Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio Palermo – sta vivendo un momento particolarmente incoraggiante per il numero di presenze di visitatori che restano affascinati dalle bellezze artistiche e culturali dei luoghi, oltre che dalle tipicità gastronomiche riconosciute in tutto il mondo. Nonostante questi lusinghieri risultati – ha aggiunto la presidente di Confcommercio Palermo – sovente le informazioni “di visita” a cui accedono i nostri turisti sono spesso frammentarie e poco chiare, ed in alcuni casi manca una specifica comunicazione strategica che li guidi nella migliore costruzione di quella che possiamo definire “esperienza di viaggio”. Abbiamo pensato – ha proseguito Di Dio – che mancasse uno strumento ormai indispensabile per il turista, uno strumento ricco di contenuti utili anche ad elevare lo standard di qualità della città. Come Confcommercio abbiamo interpretato il nostro ruolo in modo “proattivo”, innanzitutto cercando la soluzione che mancava e poi abbiamo fatto “sistema” tra tutti i soggetti che hanno condiviso la app. Riteniamo quindi come Confcommercio – ha concluso Patrizia Di Dio -, che l’intero territorio possa e debba “sfruttare” al massimo le potenzialità delle nuove tecnologie, che vanno incontro alle esigenze dei turisti e visitatori sempre più alla ricerca di guide semplici e “a portata di mano”.

 “Da oggi, il Turismo a Palermo ha un nuovo alleato che si chiama MetropolitanPass – ha spiegato Marco Di Marco – sarà un nuovo strumento tecnologico in mano al visitatore che avrà così maggiore consapevolezza e una visione più strutturata delle bellezze artistiche e culturali dell’area metropolitana di Palermo. Tutto questo sarà ancora di più da stimolo a fare sistema tra chi direttamente e indirettamente vive di questa economia che deriva dal turismo e che rappresenta statisticamente un settore rilevante e sempre in crescita. MetropolitanPass – aggiunge Di Marco – è una piattaforma tecnologica che vuole completare i successi ottenuti in questi ultimi anni vedendo Palermo capitale della Cultura e Patrimonio dell’Unesco”.

“I temi culturali sono sempre stati tra i nostri obiettivi – ha detto Antonella Santangelo di Infomamuse – riteniamo che la tecnologia debba essere alla portata degli utenti, questa app è uno strumento per il turista che troverà tutte le informazioni indispensabili, certamente i contenuti vanno aggiornati”.

“Uno strumento di questo tipo diventa un fondamentale passepartout per i turisti– ha sottolineato Nicola Farruggio –  Non possiamo che essere lieti come Federalberghi di poter offrire nei nostri hotel uno strumento smart, pensato e voluto per lo sviluppo del territorio e delle imprese”.

“E’ uno strumento fondamentale – ha affermato il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – per sviluppare ancor di più il nostro turismo e quindi la nostra economia. Dobbiamo sviluppare i servizi, alzare per esempio lo standard dei parcheggi. A Cefalù stiamo lavorando sul percorso arabo-normanno e sugli impegni presi con Unesco per un centro storico pedonalizzato, per il sostegno ai veicoli elettrici, perché far star bene i cittadini serve ad accogliere meglio i turisti”.

“Fornire uno strumento tecnologico che agevola la ricerca degli itinerari turistici e, al contempo, favorisce lo sviluppo delle attività produttive è certamente un segnale positivo per il turismo e per il tessuto economico della città – ha detto Tullio Giuffré, presidente di Gesap spa, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino – Il turista che visita Palermo, dal momento in cui sbarca in aeroporto cerca informazioni aggiuntive, mappe e percorsi, con l’obiettivo di scoprire i tesori artistico-culturali ed enogastronomici di un territorio capace di rendere unica l’esperienza di viaggio”.

“Lo ritengo – dice il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – uno strumento di grande utilità per il turista, in grado così di visitare la città con tutte le informazioni necessarie per costruire un itinerario personalizzato. Una iniziativa interessante anche per i crocieristi, frutto di un sempre proficuo lavoro di collaborazione tra enti”. 

Infine, don Giuseppe Bucaro ha sottolineato “l’importanza della forza del metodo con cui si è portato avanti il progetto di MetropolitanPass, cioè la collaborazione tra istituzioni e privati, perché lavorare insieme è il valore aggiunto soprattutto quando siamo convinti che il futuro dell’economia della città e di questo territorio è legato ai beni culturali e quindi al turismo”; mentre Aurelio Angelini ha evidenziato che “la app è certamente uno strumento per migliorare la qualità della fruizione del nostro territorio e quindi anche del percorso arabo-normanno”.

Il turismo a Palermo. Ogni giorno centinaia di turisti arrivano a Palermo. Nel 2017 a Palermo si sono registrati 617.440 arrivi turistici, con un incremento dell’8,8% rispetto al 2016. Sono cresciuti di più gli arrivi dei turisti stranieri (298.040, +11,5%) rispetto agli arrivi dei turisti italiani (319.400, +6,5%). I turisti stranieri rappresentano il 48,3% del totale degli arrivi (l’anno precedente erano il 47,1%). Secondo i dati* raccolti dall’Istat ed elaborati dal Comune, Palermo è una delle città italiane più gettonate da chi sceglie di fare una vacanza nel Bel Paese: un trend positivo già da qualche anno ma che ultimamente si va consolidando in maniera sempre più consistente. I turisti metropolitani sono per lo più crocieristi, gruppi organizzati, turisti fai-da-te e congressisti. * (Dati pubblicati il 28/11/2018 da SISTAN – Sistema Statistico Nazionale)

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