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La Blockchain è Legge

In Italia una legge sulla tecnologia DLT

E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il testo della Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. (19G00017) (GU Serie Generale n.36 del 12-02-2019)

Finalmente è arrivata la tanto attesa notizia: da oggi tutti gli operatori e il mercato hanno la certezza che operando e utilizzando la tecnologia Blockchain e Smart Contract, queste avranno una valenza legale, che rappresenta un valore aggiunto intrinseco del suo utilizzo nei diversi campi sociali, industriali, commerciali, giuridici e tecnologici.

Finalmente, si potrà incominciare a definire veri piani di investimento aziendali, pensare a piani formativi delle risorse umane, stringere i necessari rapporti di partnership tra diversi soggetti economici, progettare nuove forme contrattuali/legali che regoleranno i singoli rapporti economici, iniziare a sviluppare altre e nuove tecnologie elettroniche e informatiche che prevedono l’utilizzo della #Blockchaintechnology come mezzo e infrastruttura.

Anche il mondo IoT, viene in pieno coinvolto, perchè tutti i dispositivi elettronici che andranno a produrre dati, li potranno registrare/validare legalmente sulla rete #Blockchain e così anche questo settore risentirà positivamente di questa legge. Pensiamo anche al mondo della “Sanità Digitale” che finalmente potrà certificare tutti i miliardi di dati sanitari prodotti da e per i pazienti, ma anche il mondo dell’Agricoltura 4.0 che avrà l’opportunità di certificare le sue filiere e combattere definitivamente il fenomeno delle agro-mafie e della contraffazione dei prodotti made in Italy delle produzioni IGP, DOP e DOC producendo effetti positivi per l’economia.

Il tutto naturalmente garantendo i principi e i capi saldi della #Blockchain stessa: Indipendenza dei nodi, crittografia dei dati, immutabilità del registro mastro. A questo io aggiungo che già da domani dobbiamo tutti lavorare per una vera e reale interoperabilità delle reti blockchain mondiali.

Rimane però un “ultimo scoglio”: l’Agid, deve individuare gli standard tecnici che le tecnologie basate su registri distribuiti debbono possedere ai fini della produzione degli effetti di cui al comma 3 (speriamo bene!!)

Buona breve lettura

Di seguito il testo della

Legge 11 Febbraio 2019, n. 12

Definizione e Riconoscimento Legale della Tecnologia #blockchain e #SmartContracts

Art. 8-ter (Tecnologie basate su registri distribuiti e Smart Contract).

1. Si definiscono “tecnologie basate su registri distribuiti” le tecnologie e i protocolli informatici che usano un registro   condiviso,   distribuito,   replicabile,   accessibile simultaneamente, architetturalmente  decentralizzato   su   basi crittografiche, tali da consentire la registrazione, la convalida, l’aggiornamento e l’archiviazione di dati sia in  chiaro  che ulteriormente protetti da crittografia verificabili da  ciascun partecipante, non alterabili e non modificabili.

2. Si definisce “smart contract” un programma per elaboratore che opera su tecnologie basate su registri distribuiti e la  cui esecuzione vincola automaticamente due o più parti sulla base di effetti predefiniti dalle stesse. Gli smart contract soddisfano il requisito della forma scritta previa identificazione informatica delle parti interessate, attraverso un processo avente i requisiti fissati dall’Agenzia per l’Italia digitale con linee guida da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.

3. La memorizzazione di un documento informatico attraverso l’uso di tecnologie basate su registri distribuiti produce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica di cui all’articolo 41 del regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014.

4. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, l’Agenzia per l’Italia digitale individua gli standard tecnici che le tecnologie basate su registri distribuiti debbono possedere ai fini della produzione degli effetti di cui al comma 3».

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Blockchain, una speranza per il nostro prossimo futuro tech?

In questi giorni si è tanto parlato e discusso di sicurezza, privacy, big data, dati personali, social network, manipolazione delle informazioni e delle notizie riguardo alla nota vicenda Faceboock-Cambridge Analytica.

Queste discussioni hanno generato, come era prevedibile, grandi riflessioni e generato nell’opinione pubblica grande preoccupazione e grande disorientamento nelle persone.

Tutti noi, però, siamo ben consapevoli che un servizio gratuito come Facebook “nasconde” una contropartita transazionale (un pagamento) che noi effettuiamo, “donando” i nostri dati personali (la nostra personale cryptovaluta). Era, quasi ovvio e scontato, che Facebook ricavasse valore da queste transazioni (oltre alla vendita della semplice pubblicità).

Naturalmente questo ultimo caso (Faceboock-Cambridge Analytica) ci ha messo di fronte alla nuda e cruda realtà, i nostri dati personali (età, sesso, religione, amici/nemici, fotografie, spostamenti e posizioni geografiche, religione, razza, famiglia, lavoro, relazioni personali, etc. etc.) sono oggetto potenziale di qualsiasi tipo di utilizzo, manipolazione e commercio (lecito e illecito).

Ma fatta questa breve premessa sui recenti fatti, oggi dobbiamo necessariamente fare alcune riflessioni in funzione anche delle nostre specifiche competenze ed esperienze nell’ambito ICT.

Facebook, Amazon, Google, Apple – soprannominati OTT (Over The Top)-, chi più chi meno di questi attori, si è avvicinato al mondo dei sistemi di pagamento e/o finanziari/Fintech. Infatti, alcuni di questi operatori, hanno già richiesto ed ottenuto la licenza bancaria in Europa come proprio Facebook. Amazon ha dichiarato che un suo prossimo obiettivo è quello di commercializzare i farmaci e le polizze assicurative, Apple e Samsung di fatto già operano una intermediazione con i loro “PAY” una buona parte delle transazioni delle carte di credito.

Bene! Anzi male, malissimo e secondo il mio modesto parere il perchè lo possiamo spiegare ipotizzando uno scenario dove se a questi soggetti (OTT) arriveranno nelle loro disponibilità la somma dei nostri dati personali (tutti) + i dati finanziari personali + i dati sanitari personali praticamente abbiamo venduto (a pagamento) la nostra vita a terzi (gli OTT) e non saremo più liberi di disporre della nostra autodeterminazione nelle scelte, nel pensiero, nelle azioni.

Pensiamo al contrario, per un attimo, se alle nostre banche, dove conserviamo i nostri soldi, arrivassero i dati dei nostri acquisti, delle nostre malattie, delle nostre relazioni, dei nostri orientamenti politici, dei nostri spostamenti, etc. etc.. Qualche brivido lo avvertiamo!

Oltre queste, se vogliamo banali considerazioni, l’ulteriore domanda che ci dobbiamo porre è come si andranno ad “incastrare” e governare le nuove normative europee del settore come la PSD2 (la normativa che regola i sistemi di pagamento in europa) e il GDPR (la normativa che riscrive le regola sulla privacy) secondo questi scenari?

Credo di non sbagliarmi a pensare che tutti questi temi e problemi (di grande rilievo epocale sociale-tecnologico) sul tavolo, possono (e secondo me devono) essere risolti dalla nuova tecnologia nascente della Blockchain (la tecnologia alla base dei Bitcoin) che di fatto nasce e cresce per eliminare le intermediazioni (di chi gestisce i dati) crittografare le transazioni, aumentare la sicurezza, tenendo contemporaneamente traccia e memoria nel tempo delle stesse transazioni (magari riducendo anche i costi e i processi) basandosi su un registro (ledger) che è di tutti (e quindi di nessuno): ecco la SOLUZIONE ai nostri problemi e preoccupazioni (forse!).

Infatti, è recente la notizia che anche questa volta, gli OTT vogliono avere un ruolo nella Blockchain, ancora una volta, vorrebbero (secondo il mio modesto parere e spero di sbagliarmi) governare e imbrigliare il mondo “open Source” un mondo che vuole essere più open e più libero.

Possiamo immaginarci una Blockchain che gestisca i social network (vecchi e nuovi), le banche e le sue attività, i nostri account, le nostre informazioni sanitarie, le nostre relazioni, i nostri spostamenti? ritengo proprio di si e, tutto questo apre anche nuovi scenari di business su cui tutti possiamo incominciare a guardare e a lavorare in diversi settori trasversali: la logistica, la sanità, l’industria e IoT, la finanza, i pagamenti elettronici, l’agricoltura, i servizi, le utility, le assicurazioni, le telecomunicazioni.

Non a caso, si è comunemente affermato che la Blockchain rappresenta una rivoluzione tecnologica e concettuale, paragonata alla nascita della Rete Internet.

Pertanto, la vera prossima scommessa è evitare ancora una volta un ulteriore e immotivata concentrazione di potere e di governo degli OTT sulla nascente tecnologia Blockchain evitando così facili scalate e rendere più democratica aperta e condivisa la diffusione di questa tecnologia: #freeblockchain !

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Presentata l’APP MetropolitanPass

ARRIVA “METROPOLITANPASS “- PALERMO: APP GRATUITA PER “FARE SISTEMA” TRA TURISTI E IMPRESE PER RILANCIARE L’OFFERTA TERRITORIALE INIZIATIVA PROMOSSA DA CONFCOMMERCIO E CREATA DA INFORMAMUSE

Per venire incontro alle esigenze dei turisti che spesso ricevono informazioni poco chiare, anche per la mancanza di una comunicazione strategica che li guidi nella migliore “esperienza di viaggio”, Confcommercio Palermo, grazie alla joint venture con la società Informamuse, ha realizzato MetropolitanPass – Palermo, una app che permetterà all’utente di esplorare Palermo, la sua area metropolitana, il percorso normanno in maniera semplice e innovativa. L’obiettivo è quello di “fare sistema” con gli “attori del turismo” affinché si rilanci l’offerta territoriale e imprenditori e commercianti abbiano la possibilità di valorizzare la propria attività e al contempo migliorino la comunicazione diretta.

La MetropolitanPass – Palermo, che ha ricevuto il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo, del Comune di Palermo, del Comune di Monreale, della Fondazione Unesco, di Palermo arabo normanna, di Gesap, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, di Federalberghi, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile, alla quale hanno partecipato il sindaco Leoluca Orlando, la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, il sindaco di cefalù Rosario Lapunzina, il vice presidente vicario di Confcommercio Palermo Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, il direttore di Confcommercio Vincenzo Costa, i vertici di Informamuse, Antonella Santangelo, direttore generale, e Marco Di Marco, responsabile marketing, il presidente di Gesap Tullio Giuffrè, don Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio beni culturali dell’arcidiocesi di Palermo, e Aurelio Angelini della Fondazione Unesco. Assente giustificato, per impegni istituzionali, il sindaco di Monreale Piero Capizzi.

Il turista di oggi è ‘mobile traveller’. Secondo i dati dell’Osservatorio del Mobile Payment & Commerce promosso dal Politecnico di Milano, durante la vacanza il 52% dei turisti usa le app per: cercare e scoprire attività da fare in loco, musei da visitare ed eventi a cui partecipare, scaricare mappe e trovare direzioni, cercare ristoranti e avere indicazioni sullo shopping.

MetropolitanPass – Palermo è uno strumento multilingue (rilasciata nelle versioni iOS e Android), che, oltre ad essere del tutto gratuito per il turista, consentirà alle imprese di inserire sconti e promozioni indirizzate a chi si troverà nei pressi della propria attività. Infatti, l’app, da un lato, migliorerà l’esperienza del visitatore permettendo una maggiore facilità nell’organizzazione del viaggio e del soggiorno, rendendo le visite più semplici da programmare, dall’altro, darà alle aziende moltissime nuove possibilità per valorizzare la propria offerta. MetropolitanPass permette di muoversi con facilità grazie alla mappa online e alla geolocalizzazione che filtra la ricerca dell’utente a partire dalla sua posizione geografica. Le categorie (per esempio: cibo, cultura, parchi e giardini, shopping di lusso, botteghe storiche, farmacie, noleggio auto bike sharing, permettono all’utente di personalizzare la mappa in base ai propri interessi. Informazioni utili su come raggiungere i servizi di maggior interesse. La “realtà aumentata” consente all’utente una fruizione immersiva della città e permette di visualizzare sul dispositivo, attraverso dei segnaposto interattivi e informazioni multimediali aggiuntive, locali e luoghi di interesse nelle vicinanze per un’esperienza divertente e coinvolgente.

Inoltre, l’utente può scegliere di girare la città in base ai propri interessi e al tempo che ha a disposizione grazie ai percorsi tematici. La Palermo arabo-normanna, cibo tipico, un percorso legato allo shopping e un altro dedicato alle botteghe storiche. La app segnala eventi culturali, fiere, sagre perché chi visita la città è incuriosito dalle tradizioni popolari e dalle feste che animano il calendario cittadino. Per ciascun sito turistico, per ogni locale e per ogni negozio inserito all’interno dell’app è prevista una scheda descrittiva. Ogni esercente inserisce le proprie informazioni e curiosità, sconti e promozioni, oltre a dati aggiuntivi come orari di apertura, eventuale costo dei biglietti, contatti utili e il percorso per raggiungerlo. Giunto nel negozio, il turista potrà usufruire della promozione semplicemente inquadrando il Qrcode. Questa operazione sarà sicura e univoca, perché registrata su Blockchain.

 “Uno strumento importante che conferma quanto indispensabile sia la collaborazione e la sinergia fra pubblico e privato, fra imprese ed istituzioni – ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando -. Con questa app, le aziende e le imprese cittadine contribuiscono in modo significativo a dare ai turisti uno strumento indispensabile. E’ il segnale di come si sia ormai radicata e sia stata compresa l’importanza del turismo nel tessuto e per il tessuto economico della città. La sempre presente crescente presenza turistica a Palermo – ha aggiunto Orlando – è il vero volano della nostra economia, perché a beneficiarne sono non soltanto le imprese del settore ma un vastissimo indotto che occupa migliaia di persone. Con questo strumento operativo e con il lavoro organizzativo e tecnico che vi sta dietro, Confcommercio ed i suoi numerosi associati si confermano una straordinaria risorsa per la nostra comunità”, ha concluso il sindaco.

 “Palermo, così come Monreale e Cefalù, da alcuni anni – ha detto Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio Palermo – sta vivendo un momento particolarmente incoraggiante per il numero di presenze di visitatori che restano affascinati dalle bellezze artistiche e culturali dei luoghi, oltre che dalle tipicità gastronomiche riconosciute in tutto il mondo. Nonostante questi lusinghieri risultati – ha aggiunto la presidente di Confcommercio Palermo – sovente le informazioni “di visita” a cui accedono i nostri turisti sono spesso frammentarie e poco chiare, ed in alcuni casi manca una specifica comunicazione strategica che li guidi nella migliore costruzione di quella che possiamo definire “esperienza di viaggio”. Abbiamo pensato – ha proseguito Di Dio – che mancasse uno strumento ormai indispensabile per il turista, uno strumento ricco di contenuti utili anche ad elevare lo standard di qualità della città. Come Confcommercio abbiamo interpretato il nostro ruolo in modo “proattivo”, innanzitutto cercando la soluzione che mancava e poi abbiamo fatto “sistema” tra tutti i soggetti che hanno condiviso la app. Riteniamo quindi come Confcommercio – ha concluso Patrizia Di Dio -, che l’intero territorio possa e debba “sfruttare” al massimo le potenzialità delle nuove tecnologie, che vanno incontro alle esigenze dei turisti e visitatori sempre più alla ricerca di guide semplici e “a portata di mano”.

 “Da oggi, il Turismo a Palermo ha un nuovo alleato che si chiama MetropolitanPass – ha spiegato Marco Di Marco – sarà un nuovo strumento tecnologico in mano al visitatore che avrà così maggiore consapevolezza e una visione più strutturata delle bellezze artistiche e culturali dell’area metropolitana di Palermo. Tutto questo sarà ancora di più da stimolo a fare sistema tra chi direttamente e indirettamente vive di questa economia che deriva dal turismo e che rappresenta statisticamente un settore rilevante e sempre in crescita. MetropolitanPass – aggiunge Di Marco – è una piattaforma tecnologica che vuole completare i successi ottenuti in questi ultimi anni vedendo Palermo capitale della Cultura e Patrimonio dell’Unesco”.

“I temi culturali sono sempre stati tra i nostri obiettivi – ha detto Antonella Santangelo di Infomamuse – riteniamo che la tecnologia debba essere alla portata degli utenti, questa app è uno strumento per il turista che troverà tutte le informazioni indispensabili, certamente i contenuti vanno aggiornati”.

“Uno strumento di questo tipo diventa un fondamentale passepartout per i turisti– ha sottolineato Nicola Farruggio –  Non possiamo che essere lieti come Federalberghi di poter offrire nei nostri hotel uno strumento smart, pensato e voluto per lo sviluppo del territorio e delle imprese”.

“E’ uno strumento fondamentale – ha affermato il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – per sviluppare ancor di più il nostro turismo e quindi la nostra economia. Dobbiamo sviluppare i servizi, alzare per esempio lo standard dei parcheggi. A Cefalù stiamo lavorando sul percorso arabo-normanno e sugli impegni presi con Unesco per un centro storico pedonalizzato, per il sostegno ai veicoli elettrici, perché far star bene i cittadini serve ad accogliere meglio i turisti”.

“Fornire uno strumento tecnologico che agevola la ricerca degli itinerari turistici e, al contempo, favorisce lo sviluppo delle attività produttive è certamente un segnale positivo per il turismo e per il tessuto economico della città – ha detto Tullio Giuffré, presidente di Gesap spa, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino – Il turista che visita Palermo, dal momento in cui sbarca in aeroporto cerca informazioni aggiuntive, mappe e percorsi, con l’obiettivo di scoprire i tesori artistico-culturali ed enogastronomici di un territorio capace di rendere unica l’esperienza di viaggio”.

“Lo ritengo – dice il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – uno strumento di grande utilità per il turista, in grado così di visitare la città con tutte le informazioni necessarie per costruire un itinerario personalizzato. Una iniziativa interessante anche per i crocieristi, frutto di un sempre proficuo lavoro di collaborazione tra enti”. 

Infine, don Giuseppe Bucaro ha sottolineato “l’importanza della forza del metodo con cui si è portato avanti il progetto di MetropolitanPass, cioè la collaborazione tra istituzioni e privati, perché lavorare insieme è il valore aggiunto soprattutto quando siamo convinti che il futuro dell’economia della città e di questo territorio è legato ai beni culturali e quindi al turismo”; mentre Aurelio Angelini ha evidenziato che “la app è certamente uno strumento per migliorare la qualità della fruizione del nostro territorio e quindi anche del percorso arabo-normanno”.

Il turismo a Palermo. Ogni giorno centinaia di turisti arrivano a Palermo. Nel 2017 a Palermo si sono registrati 617.440 arrivi turistici, con un incremento dell’8,8% rispetto al 2016. Sono cresciuti di più gli arrivi dei turisti stranieri (298.040, +11,5%) rispetto agli arrivi dei turisti italiani (319.400, +6,5%). I turisti stranieri rappresentano il 48,3% del totale degli arrivi (l’anno precedente erano il 47,1%). Secondo i dati* raccolti dall’Istat ed elaborati dal Comune, Palermo è una delle città italiane più gettonate da chi sceglie di fare una vacanza nel Bel Paese: un trend positivo già da qualche anno ma che ultimamente si va consolidando in maniera sempre più consistente. I turisti metropolitani sono per lo più crocieristi, gruppi organizzati, turisti fai-da-te e congressisti. * (Dati pubblicati il 28/11/2018 da SISTAN – Sistema Statistico Nazionale)

Presentazione MetropolitanPass

Marco DI MARCO ha presentato la nuova piattaforma APP

Per venire incontro alle esigenze dei turisti e per valorizzare la “esperienza di viaggio”, in termini di informazioni e di conoscenza del territorio, Confcommercio Palermo, grazie alla joint venture con la società Informamuse, ha realizzato “MetropolitanPass” – Palermo, una app che permetterà all’utente di esplorare Palermo e la sua area metropolitana in maniera semplice e innovativa. L’obiettivo è quello di “fare sistema” con gli “attori del turismo”.

La “MetropolitanPass” – Palermo, che ha ricevuto il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo, del Comune di Palermo, del Comune di Monreale, del Comune di Cefalù, della Fondazione Unesco, di Palermo arabo normanna, di Gesap, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, di Federalberghi, sarà presentata lunedì 15 aprile, alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo delle Aquile, alla quale parteciperanno il sindaco Leoluca Orlando, la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, il vice presidente vicario di Confcommercio Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, il sindaco di Monreale Piero Capizzi, il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, i vertici di Informamuse, Antonella Santangelo, direttore generale, e Marco Di Marco, responsabile marketing, e il presidente della Gesap Tullio Giuffrè.

Nuovo Progetto Fintech

Nasce VUOLLY

Vuolly, il mobile wallet arriva sugli smartphone degli italiani

Il Fintech ha aperto la strada a nuovi servizi e soluzioni ICT ed InformAmuse lancia il nuovo digital wallet.

L’utilizzo dei mobile wallet è in continua crescita e coinvolge sia uomini che donne, cresce la percentuale dei millennials e degli over 50 che utilizzano servizi digitali per effettuare pagamenti in-store.
Il portafoglio verrà gradualmente abbandonato per trasformarsi in una semplice app da portare sempre con sé sullo smartphone.

Il mobile wallet nel mercato italiano

La crescita dei New Digital Payment proseguirà nei prossimi anni (superando nel 2020 i 100 miliardi di euro), a scapito di strumenti di pagamento più inefficienti come il contante e, in parte, in sostituzione degli Old Digital Payment. Il contributo maggiore a questa crescita sarà probabilmente riconducibile ai Contactless Payment e ai Mobile Proximity Payment.

Secondo uni’indagine condotta dall‘Osservatorio Mobile Payment & Commerce, in collaborazione con Doxa, su circa 1.000 navigatori internet da Smartphone, tre Mobile Surfer su quattro utilizzano lo Smartphone lungo il processo d’acquisto ed in particolare il 42% lo usa per fare acquisti, il 75% utilizza almeno sporadicamente i comandi vocali e uno su tre utilizza l’impronta digitale per accedere alle proprie App.

Questo nuovo trend ha spinto InformAmuse, PMI innovativa e Blockchain Company di Palermo, a pensare ad una soluzione innovativa in grado di semplificare le azioni quotidiane degli italiani.

Vuolly, il nuovo mobile wallet

Il portafoglio sta per esplodere? Troppe carte si sono accumulate nel tempo?

Ottenere carte digitali è semplice e sicuro.

Il sistema implementato garantisce il massimo livello di affidabilità, proteggendo l’App con password alfanumerica, impronta digitale o riconoscimento facciale per rendere impossibile l’accesso a terzi e salvaguardare documenti e dati personali sul proprio smartphone.

Basta scaricare l’App, gratuita e senza pubblicità, sul proprio smartphone Android o iOS e registrarsi inserendo i propri dati identificativi per poter utilizzare i servizi e iniziare a digitalizzare il proprio portafoglio ottenendo:

  • Carte fedeltà da mostrare direttamente alla cassa utilizzando i codici a barre;
  • Documenti personali sempre con sè pronti per essere condivisi;
  • IBAN e carte di pagamento salvate e protette all’interno dell’app per effettuare gli acquisti online e o condividere i dati per la gestine di bonifici o incassi.

Vuolly utilizza la fotocamera per la scansione e la memorizzazione delle carte di pagamento e dei documenti personali, la geolocalizzazione invece per filtrare le carte fedeltà dei negozi più vicini alla posizione rilevata dell’utente, con una user experience semplice e intuitiva consentendo ai propri utenti di utilizzare il proprio portafoglio digitale in qualsiasi occasione anche senza la connessione internet.

Una sfida tecnologica

mobile wallet

Appena nata, il wallet ha importanti ambizioni e si propone di soddisfare le esigenze sia di utenti finali, merchants e Istituti di Credito pronti ad offrire un servizio alternativo e innovativo.

Il nostro team sta già lavorando su nuove funzionalità: la possibilità di ricaricare il proprio cellulare, conservare utilizzare e scambiare criptovalute o integrarsi con i sistemi bancari di Banche Partners.
La mobile app sarà inoltre proposta in una soluzione “white label” per Istituti di Credito che vorranno dotarsi di un loro personale e personalizzato wallet.

Noi siamo una Blockchain Company e i nostri sviluppatori stanno già lavorando sulle nuove funzionalità disponibili presto su Vuolly legate al Fintech e alla Blockchain per offrire significative opportunità agli esercenti, ai consumatori e alle banche sempre più in cerca di metodi di scambio digitali e relazioni innovative abilitate dai sistemi di pagamento già previsti nella nuova normativa europea della PSD2”, afferma Marco Di Marco Direttore Marketing di InformAmuse.

“Dalla fine del 2017 InformAmuse ha deciso di esplorare il nuovo mercato legato alle tecnologie  Fintech, credendo fermamente di poter contribuire allo sviluppo di prodotti a valore aggiunto in questo ambito, forte della propria esperienza tecnica. Oggi, con Vuolly facciamo ufficialmente ingresso nel mercato Fintech intravedendo nel breve periodo ulteriori servizi da offrire al mercato, quali i servizi di certificazione su blockchain e i pagamenti digitali anche con criptovalute.” dichiara l’Amministratore Unico dell’Azienda Antonio Gentile.

L’App è disponibile gratuitamente su App Store e Google Play.
Vuolly, il tuo portafoglio in un’app. Perchè non la provi?